Nove aspiranti coltivatori legali di cannabis, esclusi dalle prime licenze che il governo assegnerà hanno fatto causa ai Ministeri della Salute e della Giustizia riguardo al procedimento. I coltivatori, infatti, non sono d’accordo con il metodo con cui è stata svolta l’assegnazione delle licenze.
All’inizio di questo mese, dieci coltivatori sono stati scelti tra una quarantina di candidati per partecipare alla sperimentazione di coltivazione legale, dice NOS. Questi vengono sottoposti ad una verifica sui precedenti penale e se questo processo dà risultati negativi, allora la sperimentazione può effettivamente iniziare.
Almeno nove dei coltivatori estratti si sono, però, opposti per il metodo con cui è stato condotta la selezione: secondo loro, l’esperienza di coltivazione e una “solida base finanziaria” non sono stati adeguatamente considerati.
A breve, dovrebbe partire in Olanda il primo esperimento in Europa con la cannabis regolamentata:
i coffeeshop di dieci comuni, verranno infatti riforniti solo da coltivatori selezionati. All’interno dell’accordo, ciascuno di loro dovrà coltivare 6.500 chili di erba legale all’anno.
L’avvocato Errol Opering sta seguendo il caso per conto dei nove coltivatori, che vogliono rimanere anonimi, dice NOS, e secondo lui, diversi comuni hanno indicato di volere un solo coltivatore all’interno del comune mentre ci sono comuni con più coltivatori. L’avvocato afferma inoltre di sospettare che una delle parti iscritte si sia registrata sette volte. “L’opportunismo è stato premiato”, ha detto Opering.
I coltivatori vogliono che i ministeri riesaminino le domande e rielaborino una nuova lista di assegnatari. L’elenco dei dieci coltivatori estratti non è stato pubblicato e l’udienza è prevista per il 7 gennaio.