Steven Lek, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Wopke Hoekstra non è ancora certo del sostegno del Parlamento europeo per diventare il commissario per il clima della Commissione europea, anche dopo un esame durato diverse ore. La sua elezioni appare dipendere dal sostegno dei socialdemocratici e dei Verdi, ma questi ultimi sono ancora indecisi. Il Parlamento prende ora più tempo per la sua decisione, dice NOS.
Hoekstra ha cercato di guadagnarsi la fiducia di una maggioranza dei due terzi nel Parlamento, perché solo con questa maggioranza può diventare commissario. Ma non è ancora certo che questa maggioranza sia del tutto convinta dai suoi argomenti Secondo la commentatrice Van de Zilver di NOS: “È stato un bilanciamento per Hoekstra, doveva convincere i partiti di sinistra a ottenere la maggioranza necessaria. Ma allo stesso tempo doveva evitare di spaventare del tutto i gruppi di destra”.
Hokstra si è reinventato “green”: ha proposto una legge sul clima che stabilirebbe che l’UE debba emettere almeno il 90% in meno di CO2 entro il 2040 e ha sostenuto una tassa europea sull’aviazione e una rapida eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. Ma l’ala sinistra vuole sentire ancora più chiaramente che l’UE diventerà quasi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040 e che la Commissione imporrà la cancellazione dei sussidi ai combustibili fossili.
Il tempo stringe per Hoekstra per poter affrontare uno dei compiti più importanti che lo aspettano: l’intero Parlamento dovrebbe dargli il via libera giovedì per consentirgli di disporre del tempo sufficiente per i preparativi per il vertice sul clima di novembre.
L’ex leader del CDA e ministro degli Esteri ha già il sostegno dei suoi alleati politici dell’EVP, il più grande partito del Parlamento. Anche i liberali, il terzo partito per dimensioni, lo appoggiano.
Ma i socialdemocratici sono ancora indecisi e i Verdi hanno altre domande.