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Camera con truffa, studenti stranieri in Belgio vittime di scam

Photo: Tomwsulcer Wikipedia License CC 2.0

Gruppi di scammer internazionali truffano studenti stranieri nelle Flandre con annunci falsi di stanze in affitto. Questi appartamenti e stanze sarebbero disponibili in varie città, ma di fatto non esistono. Questo dato emerge da un’indagine condotta dalla redazione di VRT nel reticolo di truffe online a cui sono esposti gli stranieri che studiano nelle Fiandre. Gli enti comunali e le istituzioni scolastiche cercano di prevenire gli abusi, ma non sempre ci riescono.

Uno studente indiano dice di aver cercato una stanza per almeno due mesi e di aver, preso dalla disperazione per non aver trovato nulla, di aver alla fine ceduto alla proposta di un annuncio su FB. Ha pagato 1000e e li ha persi, perchè la stanza non esiste. Per gli extra UE è una lotteria: senza indirizzo niente visto. Ma a distanza, è difficile trovare qualcosa.

“È difficile valutare quanto sia grande il problema”, dice Alexander Van de Sande della Vlaamse Vereniging voor Studenten (VVS). “Da un sondaggio di Erasmus Student Network (ESN) sembra che circa il 28% degli studenti Erasmus che vengono in Belgio entri in contatto con questa truffa. Inoltre, ci sono più studenti internazionali che vengono a studiare nel nostro paese rispetto agli studenti Erasmus.” dice a VRT.

La KU Leuven conferma di aver ricevuto alcune denunce di studenti che hanno versato un anticipo per una stanza che non esiste e all”Università di Anversa si sono presentati già tre studenti quest’anno accademico che sono stati truffati.

La città di Gand cerca di evitare truffe attraverso un motore di ricerca online per stanze, dove circa 3.000 indirizzi sono stati già esaminati; gli studenti che non si fidano degli annunci possono anche chiedere aiuto. “Aiutiamo a verificare i dati del proprietario e a controllare.

La polizia di Gand non dispone di dati separati sulla truffa: la vergogna di denunciare è infatti grande. Gli studenti non sempre sanno dove rivolgersi. A volte, basandosi sulle esperienze nel proprio paese d’origine, hanno poca fiducia nelle autorità e nella giustizia, dice VRT. A Leuven, invece il problema è noto e gli studenti hanno creato una piattaforma per informare i nuovi arrivati. A Bruxelles, Brik, il help desk per studenti di Bruxelles, raccomanda di consultare il loro database MyKot. “Tutte le stanze sono state controllate di persona”, si legge. Ma gli studenti cercano anche lì, a causa della scarsità di camere, attraverso altri canali. “A volte le cose non vanno bene”, afferma anche l’Hogeschool Odisee di Bruxelles.

 

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