Il 2014 è stato un anno importante e ricco di cambiamenti per la comunità LGBT olandese. Tra le disposizioni normative adottate tre anni fa dal governo va ricordata quella che ha reso possibile l’istituzione di un registro ufficiale dei cambi di sesso effettuati a partire dall’attuazione del disegno di legge.
La politica pubblica attuata dal governo olandese ha portato in poco tempo frutti significativi e dal 2014 sono stati registrati numerosissimi casi ufficiali di transgenderizzazione: se dal 2007 al 2014, infatti, erano stati solo 80 all’anno, nel 2015 la statistica è aumentata vertiginosamente raggiungendo quota 770 registrazioni. Dal 1995 ben 1,960 olandesi hanno effettuato un cambio di sesso ufficialmente registrato.
I dati sopra riportati sono stati forniti dall’unità governativa per le politiche sociali (SCP,) che nei giorni scorsi attraverso la propria portavoce, Lisette Kuyper, è intervenuta ai microfoni di Radio 1 News.
La ricerca condotta dall’istituto SCP ha inoltre evidenziato come la categoria dei transgenders sia caratterizzata da un più accentuato svantaggio economico e sociale: più della metà di questi ha un reddito inferiore a quello del 30% della popolazione ed hanno maggiori difficoltà nel trovare un lavoro, aspetto che esaspera mediamente una condizione di solitudine e di svantaggio sociale (più della metà dei transgenders vivono da soli e non si sposano, comparati al 17% della popolazione generale).