Un giudice di pace di Bruxelles ha assolto un uomo accusato di aver violato l’obbligo di indossare la mascherina. Secondo il giudice, quest’obbligo sarebbe incostituzionale, racconta Nieuwsblad.
Il tribunale si occupa solo di reati minori per la regione di Bruxelles-Capitale, e in questo caso dell’infrazione sulla legge riguardo le mascherine.
Il magistrato ha dichiarato che l’obbligo generalizzato è un violazione del diritto costituzionale alla libertà di circolazione. Secondo quanto giudicato dal magistrato, questo diritto può essere revocato solo tramite una legge approvata dal parlamento, e non sulla base di un decreto ministeriale.
Per il giudice se l’esecutivo emana un decreto di questo tipo lo fa senza l’autorità legislativa necessaria e quindi è un’ordinanza incostituzionale.
Non è la prima volta che la costituzionalità delle misure anti-Covid viene sottoposta al giudizio di un tribunale. In Ottobre, una corte di Charleroi ha bocciato le sanzioni per il mancato uso delle mascherine, indicando che la giustificazione data — quella di tutelare la sanità pubblica — non sarebbe stata sufficiente per utilizzarle.
Anche la corte d’appello di Bruxelles ha criticato queste procedure dell’esecutivo. Tuttavia, il Consiglio di Stato, l’autorità ultima su queste tematiche, ha concesso una sua cauta approvazione ai mezzi utilizzati.
Il governo ha risposto ai giudizi presentati dai vari tribunali di primo grado dicendo che un decreto legislativo per la protezione contro il Covid-19, la “Legge pandemica” è in fase di preparazione.
Questa legge, proposta dalla ministra federale degli interni Annelies Verlinden (CD&V), è pensata per essere un compendio per convalidare tutti gli atti legislativi che potrebbero essere necessari per la pandemia. Inoltre, l’atto legislativo copre anche eventuali nuove misure per problemi non ancora presenti.
Settimana scorsa la Verlinden ha detto che la bozza del decreto era già pronta, ma questo significa che l’iter legislativo è ancora all’inizio. La procura ha annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del giudice di pace.