Author: qmnonic Source: Wikipedia License: CC 2.0
Il Covid-19 è stato identificato all’interno di due allevamenti di pellicce olandesi, ha confermato la ministra dell’agricoltura Carola Schouten. Gli animali sono stati testati dopo aver sviluppato una serie di sintomi, tra cui difficoltà respiratorie.
I funzionari hanno deciso di testare gli animali dopo aver riscontrato la positività al coronavirus di alcuni lavoratori. Le due fattorie che hanno un totale di 20.000 visoni. si trovano entrambe nel Nord-Brabant, a Beek en Donk e a Milheeze, focolaio dell’epidemia olandese, e cuore dell’industria dei visoni del paese.
L’istituto di sanità pubblica RIVM ha chiuso un’area di circa 400 metri ad escursionisti e ciclisti come misura precauzionale, ma afferma che non vi è alcun rischio che il virus possa passare all’uomo.
Eppure, il governo ha ordinato di prelevare campioni dell’aria, e di effettura test di vario tipo, per verificare se il virus sia già presente tra gli animali. “Attualmente non ci sono indicazioni che gli animali domestici o gli animali da allevamento abbiano un ruolo nella diffusione di Covid-19”, ha affermato il ministero.
La ministra dell’agricoltura Carola Schouten ha introdotto un obbligo di segnalazione per tutti gli allevatori e veterinari, eventuali malattie sospette devono essere segnalate alle autorità. Secondo la dichiarazione del ministero, ricerche precedenti avevano dimostrato che animali come il visone erano sensibili alle infezioni da coronavirus. Non è il primo caso di coronavirus tra animali: positiva una tigre a New York e due gatti ad Hong Kong. Secondo la Wageningen University, i coronavirus si verificano in varie specie animali, ma si tratta di ceppi diversi da Covid-19, non zoonotici.
Allevamento di pellicce
L’Olanda ha introdotto un divieto di allevamento di pellicce nel 2013 operativo, tuttavia, in un periodo di 11 anni. Nel 2016 l’Olanda aveva circa 160 allevamenti di pellicce che producevano cinque milioni di pellicce all’anno.