“L’assessore di una città come Amsterdam che dice alle multinazionali: ‘la legislazione nazionale sui bonus non va presa seriamente’, è una situazione seria”. Dura la risposta dell’opposizione cittadina alla posizione del vicesindaco Kajsa Ollongren che in un’intervista al quotidiano Volkskrant si è detta contraria alle rigide norme legislative olandesi che limitano i bonus per i banchieri. Questa misura ed altri regolamenti restrittivi sono stati introdotti dal parlamento per scongiurare l’ipotesi di una nuova crisi finanziaria. Per la Ollongren, assessore all’economia, tanta rigidità rischia di tenere alla larga dall’Olanda le multinazionali in cerca di una nuova casa, dopo che il Regno Unito avrà lasciato l’Unione Europea.
Ma l’opposizione di sinistra, Verdi del Groenlinks e Laburisti, non ci stanno: in una lettera pubblicata dal Parool, si scagliano contro l’assessore, chiedendo -anzi- regole più rigide: “La crisi finanziaria ha un collegamento diretto con la cultura dei bonus”, scrivono i partiti di sinistra “più rischio, bonus più alto. E se va male, paghiamo tutti”. L’affondo della sinistra, ad appena due mesi dalle elezioni, vuole riportare una tematica come l’equità sociale al centro del dibattito. Per Pvda e Groenlinks, è assurdo che i banchieri ricevano incentivi economici mentre la società, nel suo insieme, deve affrontare i rischi correlati.
Amsterdam ha già molti problemi di disuguaglianza sociale, dice la lettera congiunta, e non ha certo bisogno anche di questo, conclude la missiva firmata dall’opposizione.