A Bruxelles, le vittime di violenza domestica potranno trovare rifugio in un hotel messo a disposizione per l’intero periodo della quarantena, riporta RTBF. Le autorità francofone hanno trovato un hotel capace di accogliere 50 donne, da sole o con bambini. L’hotel dispone di 50 camere in totale, di cui 25 camere possono essere attrezzate con un massimo di quattro letti. Secondo una dichiarazione ufficiale, sarebbe una soluzione abitativa alternativa ai centri accoglienza che sono al massimo della capienza. L’indirizzo della struttura è tenuto segreto.
L’iniziativa è in collaborazione con il CPAS, il centro di servizi sociali nel comune in cui si trova l’hotel che ha accolto le prime donne il fine settimana passato. Questo posto offrirà un posto sicuro, fornendo loro conforto e assistenza psicosociale da parte di professionisti“, ha detto oggi Barbara Trachte. Le ospiti avranno accesso a una cucina e a una sala riunioni, e avranno a disposizione catering e altri servizi. La notizia arriva mentre le autorità di Bruxelles si sforzano di tenere d’occhio la violenza domestica, e nel frattempo il lockdown nazionale costringe molte famiglie alla quarantena. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello affinché i governi prendano provvedimenti e mettano al primo posto la sicurezza delle donne. Con il lockdown, sempre più donne nel mondo rischiano di rimanere “intrappolate” con partner violenti.
“Nelle ultime settimane (…) abbiamo assistito a un’ondata globale di violenza domestica”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una dichiarazione video. La piattaforma online di Bruxelles per l’emergenza coronavirus ha realizzato una sezione dedicata alle vittime di violenza domestica o sessuale; una linea telefonica è disponibile in 22 lingue. A livello federale, l’apparato giudiziario del paese è rallentato a causa del lockdown, ma il governo ha affermato che i casi di violenza domestica non sarebbero stati rinviati.
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