Chiunque salti il test obbligatorio al ritorno da una zona rossa all’estero verrà sanzionato, riferisce De Tijd. L’annuncio segue l’osservazione che solo la metà dei belgi di ritorno dalle ferie viene effettivamente testata. Chiunque ritorni da una zona rossa deve sottoporsi a un tampone ed essere messo in quarantena per almeno nove giorni. Per una zona con codice arancione, l’isolamento è fortemente raccomandato.
C’è ora un accordo con le regioni la quarantena obbligatoria per coloro che si sono recati in Belgio prima dell’introduzione della misura. La stessa cosa vale per le persone che sono state a stretto contatto con pazienti infetti identificati per un lungo periodo di tempo. Un emendamento alla legge richiede che i contatti ad alto rischio siano testati per il virus e messi in quarantena.
Di conseguenza, sono previste sanzioni anche per chi non si attiene alle regole, sanzioni pecuniarie comprese tra 208 e 4.000 euro e anche pene detentive da otto giorni a sei mesi. I belgi che tornano da zone rosse e non si conformano alle linee guida d’ora in poi cadranno sotto quel regime, dice De Backer. I contatti ad alto rischio vengono chiamati se non sono stati testati dopo uno o due giorni. De Backer ha detto che è importante che il tracciamento dei contatti, una competenza delle regioni, prenda a cuore anche questo compito per i turisti di ritorno.