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L’N-VA, il partito nazionalista fiammingo, vuole tornare al governo nazionale, dice il presidente del PS vallone Paul Magnette. La dichiarazione, una parziale chiusura al pressing del partito di Jan Jambon e Theo Francken, è arrivata durante il programma De Zevende Dag,
L’ex sottosegretario Theo Francken afferma che è giunto il momento di “un accordo storico tra nazionalismo fiammingo e socialdemocrazia”, scrive Knack. L’apertura del politico fiammingo è insolita ma sembra essere l’ultima spiaggia prima di un ritorno alle urne. Senza un governo dove nazionalisti fiamminghi e socialisti valloni coesistano, è numericamente impossibile proseguire le trattative.
Ma Paul Magnette sembra poco impressionato da Francken: “Non l’hanno detto nel 2014”, ha risposto Magnette a De Zevende Dag. Secondo il politico vallone, si tratta di una mossa dei nazionalisti fiamminghi per tornare al governo federale, dopo aver fatto cadere nel 2018, l’esecutivo guidato dall’attuale presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Magnette ha tenuto colloqui nel weekend con Conner Rousseau , leader del Sp.a. Secondo Magnette, i partiti candidati a partecipare alla coalizione di governo federale hanno posizioni più vicine a quelle dei socialisti. Quanto alla scelta del premier, potrebbe essere “la” premier: secondo Knack, il sostegno a Sophie Wilmès, attuale prima ministra ad interim, sarebbe molto ampio. E una volta raggiunto un eventuale accordo, sembra probabile che la Wilmès rimanga al suo posto.