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Belgio, l’estrema destra contro il “cordone sanitario”: non potete escluderci dai colloqui per il governo

Tom Van Grieken, il presidente del Vlaams Belang, la formazione di estrema destra fiamminga che ha trionfato alle elezioni politiche in Belgio la scorsa domenica, , vuole fare tutto il possibile per rompere il ‘cordon sanitaire’, creato attorno al suo partito sul finire degli anni ’90.

I partiti belgi non collaborano con l’estrema destra e hanno sottoscritto un accordo dove si impegnano ad escluderlo dai colloqui per la formazione dei governi e a non coinvolgerlo in ruoli di vertice.

“Abbiamo ricevuto un mandato dall’elettore. Sarei negligente se non provassi oggi a fare tutto ciò che posso per rispettarlo “, ha detto a Radio 1 Van Grieken.

Il risultato del Vlaams Belang è arrivato oltre qualunque aspettativa: i sondaggi davano un sostanziale incremento ma il 18,5% raccolto ha lasciato di stucco anche i vertici del partito.

Il “cordon sanitaire” è una pratica politica belga istituita in due fasi nel 1989 e nel 1992 tra i partiti politici fiamminghi,su iniziativa del leader ambientalista fiammingo Jos Geysels, volta ad escludere formazioni neo-fasciste da qualsiasi maggioranza politica.

“Quando vedi questi risultati non puoi nasconderti dietro il cordone, devo fare tutto quanto è in mio potere per romperlo”, ha detto Van Grieken. “La gente è indignata per questa esclusione se si ignora questo segnale dagli elettori, non si è democratici”, ha aggiunto.

N-VA, prima formazione del paese, ha aperto uno spiraglio sostenendo di voler parlare con tutti.

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