Le aziende belghe appartenenti a un gruppo multinazionale (belga o straniero) rappresentano più del 40% del prodotto interno lordo (PIL) del Belgio. Sono inoltre responsabili di un quarto dell’occupazione e di tre quarti delle esportazioni del Paese, secondo uno studio dell’Ufficio federale di pianificazione (FPB).
Lo studio ha identificato 5.500 gruppi imprenditoriali attivi in Belgio, di cui 2.100 nazionali, 1.800 multinazionali belgi e 1.600 stranieri.
I gruppi multinazionali belgi controllano quasi 7.500 filiali all’estero, soprattutto in Paesi vicini come Francia, Paesi Bassi, Lussemburgo e Germania, il 42% del totale per quanto riguarda le filiali e la metà per quanto riguarda le società madri. Un altro 16% delle società madri si trova negli Stati Uniti.
“I gruppi multinazionali svolgono un ruolo importante nell’economia belga, grazie alla sua lunga tradizione di apertura agli investimenti stranieri”, ha dichiarato la FPB nei suoi risultati, sottolineando che i gruppi multinazionali belgi e stranieri hanno quasi 10.000 filiali in Belgio.
“Questa cifra è certamente piccola rispetto alle centinaia di migliaia di aziende attive in Belgio, ma le aziende belghe che fanno parte di un gruppo multinazionale sono relativamente più grandi e rappresentano una parte sostanziale dell’attività economica del Paese”.
Le filiali belghe di gruppi stranieri rappresentano quasi il 30% del PIL e il 15% dell’occupazione, mentre le aziende che fanno parte di un gruppo multinazionale belga rappresentano il 15% del PIL e il 10% dell’occupazione.
L’analisi ha rilevato che il peso dei gruppi multinazionali è maggiore nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, e che i gruppi multinazionali hanno una quota maggiore nelle attività ad alta intensità tecnologica e di conoscenza. Le multinazionali straniere tendono a dominare settori come quello bancario, dell’acciaio o della produzione di bevande analcoliche, mentre le multinazionali belghe sono più presenti nell’industria chimica.