Diverse città olandesi sarebbero pronte a organizzare progetti pilota di “basisinkomen” per la cittadinanza, monitorati da esperti di università e comuni, a sostituire il vecchio bjstand assieme all’attuale sistema di ammortizzatori sociali.
Nuovi interessati
Secondo quanto riportato dal Finalciel Dagblaad, infatti, Utrecht vorrebbe iniziare di una prova pratica già a fine estate, mentre Groningen, Maastricht, Gouda, Enschede, Nijmegen, Tilburg, Wageningen e una dozzina di altri Gemeenten sarebbero interessati all’idea o vicini ad avviare esperimenti simili.
Le reazioni della politica
Insomma il partito trasversale, GroenLinks in testa, del reddito di cittadinanza cresce e si moltiplica. Se però le prove pratiche del “soldo gratuito”, parliamo di cifre che vanno dai 750 ai 1100 euro al mese, verranno davvero implementate dipende, in ultima istanza, dalla ratifica del sottosegretario agli affari sociali Jetta Klijnsma.
Il politico laburista, che alla Camera ha parlato di “un piccolo spazio per la sperimentazione” (enige experimenteerruimte), è stato affiancato dall’entusiasmo di Verdi e D66. Piuttosto scettici invece i socialisti del SP, tradizionalmente restii a separare salario e lavoro, assieme ai neoliberisti di destra del VVD. Lapidaria infatti la parlamentare Chantal Nijkerken, che su Twitter ricorda le istanze dei movimenti sessantottini: “Basisinkomen? Siamo tornati agli anni ’60? I soldi gratis non esistono! Il salario lo si guadagna lavorando e non facendo niente!”.