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L’Horeca di Charleroi sfida il Comitato di Consultazione del governo federale e annuncia la riapertura il I° maggio, una settimana in anticipo rispetto alla data fissata dall’esecutivo, spiega 7sur7.
Bar e ristoranti della regione vallona non hanno accettato la decisione dell’esecutivo di posticipare le riaperture a causa dei numeri elevati di ricoveri. “Apriremo il 1 maggio. Tutti i ristoranti di Charleroi riapriranno quel giorno i battenti ”, annuncia il responsabile del collettivo Les Amis de l’Horeca, Aurelio Piccicuto, al portale 7sur7. Solo le terrazze? L’intenzione dei ristoratori è di riaprire del tutto.
E a quanto pare, gli imprenditori non sono intimoriti dal rischio delle sanzioni: l’azione di disobbedienza civile andrà avanti in ogni caso, dicono a 7sur7.
Secondo gli avvocati del collettivo, basterà che le forze dell’ordine non controllino uno dei locali che annunciano la riapertura perché la sanzione sia impugnabile. E in ogni caso, dicono ancora, la situazione per l’horeca è tragica e la riapertura forzata sarebbe l’unico modo per sopravvivere.
Il portavoce della protesta, Aurelio Piccicuto, dà la colpa al governo: il sistema dei sussidi è irrazionale e discriminatorio, dice. I ristoratori, in ogni caso, rispetteranno il protocollo: mascherine obbligatorie e distanziamento verranno rispettati.
Il comune di Charleroi, conclude il portale francofono, ha già avviato colloqui con le parti e si limita a mantenere un basso profilo.