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Bambini rifugiati a Lesbos, l’Olanda mette un freno agli aiuti

Il governo olandese ribadisce che non aiuterà i bambini rifugiati che ora si trovano in Grecia a giungere nei Paesi Bassi. Nonostante le sollecitazioni dei gruppi umanitari, mercoledì Ankie Broekers-Knol, Ministra della Giustizia, dichiara “Non attuiamo soluzioni ad hoc. Aiuteremo ancora solo se anche tutti gli altri Paesi europei lo faranno.”

Leiden, Amsterdam e L’Aia sono tra le città che si  erano dichiarate disposte a mettere a disposizione posti letto. Solo la scorsa settimana, le autorità locali olandesi di queste città hanno portato 500 dei bambini rifugiati in Grecia  nei Paesi Bassi. E dopo la richiesta di aiuto da parte della Grecia, cinque Paesi dell’UE (Germania, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Finlandia) hanno detto che accoglieranno 2500 dei bambini orfani.

Come riporta Volkskrants, Broekers-Knol commenta: “Le immagini che vengono dalla Grecia hanno effetto anche su di me. È chiaro che si tratta di migranti, ma non è certo che siano rifugiati. Non è nemmeno certo che questi bambini siano effettivamente orfani. Potrebbero esserci membri delle loro famiglie che aspettano di seguirli.”

In genere, i Paesi Bassi sono  tra i Paesi europei più attivi in termini di accoglienza dei rifugiati che vengono riassegnati. Infatti finora ne sono già stati accolti 1.750.

 

Cover Pic: Pixabay

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