Negli ultimi 10 anni, il numero degli alunni di scuole elementari islamiche è aumentato del 60%. Sembra però essere aumentata anche la qualità di queste scuole e a conferma di ciò ci sono i risultati del test Cito, in cui hanno ottenuto il miglior punteggio per cinque anni consecutivi. Nonostante ciò, non mancano i dibattiti su questo sistema educativo islamico, riporta RTLnieuws.
I dati dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione (DUO) mostrano che dai 9.324 alunni del 2008, l’anno scorso se ne contavano 15.078. Rimango invariati, invece, i numeri di alunni nelle scuole protestanti e cattoliche. Le scuole islamiche sono attualmente oggetto di discussione: ad esempio, il mese scorso il Ministro Slob ha eluso i fondi al Liceo Cornelius Haga a causa di un’attività amministrativa non in ordine.
Anche COC, associazione per i diritti delle persone LGBTQI+, ha espresso la sua preoccupazione per gli insegnamenti dell’Organizzazione per i Consigli Scolastici Islamici (ISBO), secondo cui Allah detesta l’omosessualità. COC ha chiesto all’Ispettorato per l’Istruzione di intervenire in merito a questa ostilità nei confronti delle persone LGBTQI+. Dopo un iniziale disinteresse per la questione da parte dell’ispettorato, il Ministro Slob ha deciso di far esaminare l’insegnamento in questione.
Secondo l’esperto di istruzione Cok Bakker dell’Università di Utrecht, la crescita del numero di alunni nelle scuole islamiche è dovuta al miglioramento delle prestazioni. Al Volkskrant, Bakker ha affermato che “la percezione dell’istruzione elementare islamica è migliorata, sia per i genitori che per l’Ispettorato per l’Istruzione.” Cok Bakker non dubita che i bambini imparino meglio in un ambiente familiare, ma non è da escludere la questione diversità. “Dopo tutto, puoi imparare da questa vicenda: ci troviamo in una società multiforme, bisogna essere in grado di affrontare le differenze.”
Sono 17 le domande per nuove scuole islamiche negli ultimi 5 anni, 15 sono state accolte dai comuni. In totale si contano 54 scuole elementari islamiche nei Paesi Bassi, con l’1,07% di bambini che ne frequenta una.
