I magistrati della provincia del Gelderland hanno multato cinque persone, che hanno rubato una statua dall’Afrika Museum di Berg en Dal lo scorso anno, con un ammenda di 250 euro a testa. La pena detentiva, ridotta a un anno e due mesi, è stata sospesa. Inoltre, tutti i colpevoli sono stati banditi dal Museo Afrika e da altri tre musei nei Paesi Bassi dov’è esposta arte africana, tra cui il Tropenmuseum ad Amsterdam e il Museum Volkenkunde a Leida.
Le sanzioni pecuniarie sono molto inferiori a quelle richieste dalla procura. La corte ha dichiarato di aver preso in considerazione il fatto che con quel furto il gruppo volesse fare pubblicità alla loro causa e che probabilmente in seguito avrebbero restituito il manufatto. Mwazulu Diyabanza Siwa Lemba ha pianificato il furto dello scorso settembre, che si è tenuto durante lo streaming di un video, incentrato sulla restituzione dell’arte africana rubata dagli europei durante l’era coloniale.
In un’intervista prima dell’udienza, Mwazulu ha dichiarato che si trattava di un’azione politica volta a provocare i musei ad avviare attivamente un processo di restituzione dell’arte saccheggiata durante il periodo coloniale piuttosto che un furto.
“Sono accusato di aver rubato una statua quando in realtà sono venuto a riprendere ciò che ci appartiene e ciò che ci è stato tolto con la forza”, ha dichiarato Mwazulu. ‘Tutto quello che abbiamo fatto è stato accedere al nostro patrimonio culturale. Ma sappiamo che c’è un desiderio politico in Europa di tacere su questo argomento.”
Il gruppo di attivisti “panafricani” con sede a Parigi ha effettuato azioni simili a Marsiglia e Parigi, con l’obiettivo di accelerare il cambiamento politico. Lo scorso settembre, sono comparsi in tribunale a Parigi per aver tentato di sottrarre un oggetto dal Museo Quai Branly, suscitando la copertura dei media internazionali sul fatto che il presidente francese Emmanuel Macron stesse rispettando l’impegno preso nel 2017 di restituire l’arte coloniale rubata. Mentre, nei Paesi Bassi, il consiglio olandese per la cultura ha dichiarato lo scorso ottobre che il paese dovrebbe restituire statue e altri manufatti rubati durante l’era coloniale ai paesi di origine.