Entro la fine di quest’anno, le università olandesi dovranno assumere almeno 100 professori donne in più rispetto ad ora. A chiederlo è il ministro dell’istruzione Jet Bussemaker. Secondo il quotidiano Volkskrant, il ministro avrebbe già stanziato 5 milioni di euro per i prossimi 5 anni allo scopo di attrarre candidate idonee.
Questa decisione, si aggiunge a quella di nominare 200 docenti donne entro il 2020. Il provvedimento, secondo la Bussemaker, intende accelerare un processo ancora troppo lento. La sua politica è stata spiegata in una lettera che il ministro ha inviato Mercoledi al parlamento.
Attualmente sono solo 750 su 4.500 i professori università olandesi di sesso femminile. A livello internazionale, i Paesi Bassi sono fanalino di coda sul tema con appena il 18 per cento di docenti donne. Se le università seguiranno le istruzioni della Bussemaker, entro fine anno, ogni facoltà avrà raggiunto una media di un professore donna in più.
Secondo il ministro, non ci sarebbe scarso talento dietro i pochi professori di sesso femminile nel paese: ” Più della metà degli studenti sono donne. Quindi l’offerta non manca. Il problema è l’accesso”. Il ministro è convinto che le università olandesi, in genere, si lasciano sfuggire troppi talenti. Questo vale per le studentesse ma anche per gli studenti di dottorato che non proseguono e per i giovani ricercatori in generale, la maggior parte dei quali ottiene solo contratti a breve termine. “Anche sul piano dell’età, non c’è equilibrio”, ha concluso la Bussmaker.