Il Telegraaf, maggior quotidiano olandese, è nella bufera per alcuni titoli antirifugiati, apparsi sulla testata negli ultimi giorni.
Da “Asilo piaga” a “Asilo feccia”, passando per invasione e altri pesanti epiteti utilizzati nei titoli d’apertura del quotidiano di Amsterdam. Secondo l’NRC, la scelta non sarebbe stata condivisa da tutti i redattori e ha portato una levata di scudi su Twitter, dove utenti inferociti invitano a boicottare il giornale.
Largest Dutch newspaper worked with Nazis in WWII now calls asylum seekers ‘a plague’ people r mobilizing against it #StopXenofoobTelegraaf pic.twitter.com/EIORhNpfjS
— Carl J. Königel (@CarlKonigel) January 10, 2017
Su Twitter, lo scorso fine settimana, l’hashtag #StopXenofoobTelegraaf è stato trending topic.
Peter R. de Vries, un noto giornalista televisivo, ha lanciato l’attacco via Twitter, sottolineando che il quotidiano ha usato termini troppo forti contro i richiedenti asilo
In 4 dagen kopt #DeTelegraaf over ‘ASIELHOPPER-INVASIE’, ‘KANSLOZE ASIELPLAAG’ en ‘ASIELTUIG’. Gevaarlijke stemmingmakerij #stigmatisering pic.twitter.com/P5YxeUQlti
— Peter R. de Vries (@PeterRdeV) January 7, 2017
In realtà, lo scivolone è stato pesante: anche i giornalisti si sarebbero rivoltati perchè in molti, non condividevano il titolo e il termine “peste”, considerato disumanizzante. Soprattutto “La piaga dei richiedenti asilo senza possibilità” ha destato maggiore indignazione.
Subito dopo è arrivata una chiamata agli inserzionisti: boicottare il giornale.
Wow. Al richting 4000 ondertekenaars. Teken en deel deze petitie ajb: https://t.co/RwA1MEESdh
#StopXenofoobTelegraaf pic.twitter.com/VHNgM8jH1w
— Arzu Aslan (@rzuaslan) January 10, 2017
Ma il giornale non è rimasto in silenzio, tentando una (goffa) difesa; in un editoriale di lunedi, il Telegraaf se la prende con il dibattito: “Il dibattito nei Paesi Bassi è spesso sui termini utilizzati per la questione richiedenti asilo e poco sulla sostanza”. Insomma -secondo il Telegraaf- per un giornale, non sarebbero importanti le parole.