Ritraendo da venditori ambulanti a suonatori, un dipinto olandese del XVII secolo, appartenente alla Royal Collection di Londra, cattura lo charme rustico di una fiera di paese. Parliamo de A Village Fair with a Church Behind di Isack van Ostade (1643), acquisito nel 1810 da re Giorgio IV, e uno dei 27 dipinti in esposizione presso la mostra Masters of Everyday: Dutch Artists in the Age of Vermeer.
Ma la storia della tela è singolare; il lavoro di un’equipe di esperti della della Royal Collection Trust, alle soglie della retrospettiva inaugurata nella Queen’s Gallery di Buckingham Palace, ha infatti rivelato, con una pulizia accurata del dipinto, una piccola figura accovacciata in un angolo a destra sulla tela,intenta a defecare contro un muro di cinta.
Per anni, forse più di cento, l’uomo è stato coperto una uno strato di cespugli dipinti. Una censura, quella subita dall’opera di van Ostade, che secondo gli esperti fu ordinata nel 1903, data nella quale il quadro venne restaurato e spostato alla Picture Gallery di Buckingham dove è rimasto per anni.
“Molti artisti olandesi spesso includono persone o animali nell’atto di rispondere a bisogni fisiologici, in parte con motivi scherzosi e in parte per ricordare agli osservatori il significato della cruciale parola ‘natura’. La regina Vittoria pensava che questi ritratti olandesi, appartenenti alla sua collezione, fossero triviali e, due anni dopo la sua morte, un consigliere reale deve aver avuto la stessa opinione”, ha raccontato Desmond Shawe-Taylor, ispettore della collezione reale e direttore della mostra, ad Artdaily.
Per chi volesse godere dell’opera, la mostra Masters of Everyday sarà alla Queen’s Gallery di Buckingham Palace fino al 14 febbraio 2016, per poi passare al Mauritshuis di Den Haag fino al prossimo settembre.