Bansky è oramai una celebrità. Anzi, quasi il “graffiti artist” per antonomasia. Nomea sulla quale lui stesso avrebbe probabilmente da ridire, dato l’alone di mistero che ancora circonda la sua identità.
Ma di chi stiamo parlando? Una mezza via tra attivista e artista fuorilegge, Bansky è divenuto famoso per le opere politicamente impegnate inserite in contesti urbani e “zone calde” come la striscia di Gaza, ma anche per la critica ai canoni artistici occidentali e alle istituzioni museali. Nonché per uno splendido documentario sul mondo dell’arte underground dal titolo Exit Trought The Gift Shop (2010).
Ad Amsterdam, presso la Lionel Gallery in New Spiegelstraat, a partire dal 20 giugno e fino al 20 luglio è possibile visitare una collezione di opere originali e stampe riconducibili all’artista. Rimane da capire cosa direbbe lo stesso Bansky dell’iniziativa, chiamata “Keep It Real”, visto e considerato il pessimo rapporto che ha dimostrato di avere con esposizioni e mercato dell’arte.
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