Il Museo di Belle Arti (MFA) di Boston è destinato a diventare un importante risorsa per lo studio dell’arte olandese e fiamminga. Specialmente vista l’inaugurazione del Centro di ricerca sull’Arte Olandese (CNA) avvenuta quest’anno, in concomitanza con il 150º anniversario del museo.
Sebbene ci siano molti musei d’arte americani con centri di ricerca specializzati, il CNA è il primo a concentrarsi sulle opere olandesi. “Questo ci distingue dagli altri”, commenta Christopher Atkins, direttore della CNA. “Siamo un museo d’arte, e non un’università. Aprire questo centro ci conferisce il primato assoluto.” Atkins spiega che l’obiettivo del museo è di “spronare le persona a studiare l’arte olandese e fiamminga. È un’opportunità per condividere le nostre conoscenze con un pubblico più ampio.” Inoltre, aggiunge: “Vogliamo aiutare la prossima generazione di curatori, accademici e ricercatori a crescere.”
Il finanziamento proviene dai collezionisti locali Susan e Matthew Weatherbie, e Rose-Marie e Eijk van Otterloo. Nel 2017 hanno donato più di 100 dipinti olandesi del XVII secolo all’MFA. I dipinti sono di 80 artisti, tra cui Peter Paul Rubens, Rembrandt van Rijn e Anthony van Dyck. Anche il governo olandese ha fatto importanti donazioni per il centro.
Oltre ad ospitare i quadri, il centro è dotato di una biblioteca che conta più di 20.000 volumi, donati al museo dalla famiglia Van Otterloo. Inoltre, all’interno della galleria, c’è una sala piena di display in cui vengono mostrati i frutti delle ricerche del CNA.
La data ufficiale di apertura al pubblico del centro non è ancora stata fissata.
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