Il miliardario russo Arkady Volozh farà un secondo tentativo mercoledì per ottenere lo sgombero dal suo immobile a Vossiusstraat, ad Amsterdam, occupato da sei mesi. Secondo il Parool, la vicenda si tinge di giallo: l’uomo, infatti, avrebbe presentato alla Corte d’Appello della capitale foto e screenshot di chat di gruppo private, raccolte da un uomo ucraino che ha finto di essere un rifugiato e avrebbe chiesto agli squatters di accoglierlo nell’immobile.
“Gli abbiamo aperto il nostro spazio e lo abbiamo accolto a braccia aperte”, riferiscono gli squatter in un comunicato. “Ora ci è diventato chiaro che ci ha spiato e ha passato informazioni agli avvocati di Volozh, nel tentativo di screditarci e alla fine far sgomberare la proprietà. Non abbiamo idea se questa persona sia stata assunta fin dall’inizio o se in seguito sia stata avvicinata e costretta, corrotta o intimidita a fornire informazioni”.
Alla fine di ottobre gli occupanti si sono trasferiti nella maestosa villa in Vossiusstraat 16 sottolineando la natura politica dell’azione. Gli squatter pensavano che fosse impossibile per un oligarca russo – che presumibilmente ha stretti legami con il presidente Putin ed è sulla lista delle sanzioni europee – utilizzare una casa olandese per realizzare un profitto.
Durante il procedimento sommario di novembre, il giudice si è pronunciato a loro favore: l’uomo risulta nella lista di oligarchi sottoposti a sanzioni dall’UE.