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Annullate lezioni e esami nelle università. Al via la didattica a distanza

A causa dell’epidemia di coronavirus, le università e le università di scienze applicate dei Paesi Bassi hanno sospeso le attività didattiche in aula. L’Associazione per le Università e l’Associazione per le Università di Scienze Applicate hanno infatti confermato la cancellazione degli esami in aula, così come le altre attività educative.

Nell’ambito delle misure supplementari annunciate ieri nella lotta contro il Covid-19, le associazioni coinvolte – come riporta NU.nl – hanno recepito le richieste di Rutte e si sono impegnate nel cercare mezzi alternativi per l’insegnamento da remoto.

“Sosteniamo le misure del Ministero dell’Educazione. La lotta contro il coronavirus è prioritaria in questa fase”, ha detto il presidente Maurice Limmen dell’Associazione delle Università di Scienze Applicate.

Hogeschool van Amsterdam prosegue ancora oggi le lezioni regolarmente ma sarà chiusa a partire da lunedì fino al 31 marzo incluso. La Hanzehogeschool di Groningen ha deciso di sospendere tutte le attività immediatamente. Utrecht University ha sospeso esami e lezioni per oggi e sta lavorando per iniziare da lunedì con la didattica online.

L’Università Erasmus di Rotterdam ha sospeso le attività fino al 31 marzo, come conferma il portavoce Rateb Abawi ad Ad. Gli edifici rimarranno aperti, i dottorandi e le attività di ricerca in piccoli gruppi continueranno a svolgersi regolarmente.

In questo momento non è ancora chiaro come le università garantiranno le continuità didattica tramite le lezioni da remoto. Con oltre 32.000 studenti, l’Erasmus Universiteit non è affatto sicura di poter garantire completamente un piano formativo a distanza: investimenti nell’istruzione online sono necessari, ma non possono essere fatti nel brevissimo periodo.

Le attività di stage non rientrano nella sospensione cautelativa. I tirocinanti e gli enti o le aziende presso cui si svolgono dovranno valutare la situazione e decidere in autonomia se e come proseguire.

Le scuole primarie e secondarie rimarranno invece aperte. In caso contrario, secondo il governo, le ripercussioni sociali sarebbero troppo invasive, perché anche i genitori dovrebbero rimanere a casa. I bambini che presentano sintomi di raffreddore possono restare nelle proprie abitazioni.

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