di Martina Fabiani
Non solo più lingerie nell’armadio di Ancilla Van de Leest che, in poco più dieci anni, di abiti ne ha cambiati parecchi: dalla divisa di
cameriera al tailleur da donna in carriera. Lo charme della bella biondina di Rotterdam attirò la sua prima preda quando la ragazza aveva solo diciotto anni. Un fotografo infatti si accorse di lei e la volle avviare alla carriera di modella, permettendole di realizzare copertine e servizi fotografici che la raffiguravano con addosso corsetti provocanti e calze autoreggenti.
Oggi quello stesso charme si può misurare in voti: da quando Ancilla si è avvicinata al Piraten Partij olandese, il partito dei “nerd brufolosi” è diventato una macchina da voti che potrebbe ripetere, in un campo elettorale competitivo come quello olandese, l’exploit già visto in Svezia e Islanda. Da un misero 0,1 % rimediato alle politiche del 2010, i pirati olandesi sono schizzati al 2% alle amministrative del 2014, riuscendo ad eleggere un consigliere nel quartiere Nieuwe West di Amsterdam. Il segreto? Ma è proprio lei, Ancilla che ora punta alla camera.
Le possibilità che la “piratessa” possa arrivare a sedersi alle sedie del parlamento olandese, stando agli ultimi sondaggi, non sono affatto remote: 3 istituti su 5, infatti, assegnerebbero al Piraten Partij un seggio.
Da quando posava per le copertine di alcune riviste fetish e bondage come Playboy, Panorama, Sp!ts, Bizarre e The picture si è liberata del frustino per adottare la benda, che indossa su tutti i manifesti elettorali in cui è ritratta. Speriamo (per l’incolumità degli altri avversari) che le manette, le abbia lasciate a casa.
Attenzione però: in questo caso il classico detto “bella ma non balla” non funziona e la bionda prosperosa sta lasciando, letteralmente, tutti a bocca aperta. La stessa stampa olandese non si limita ad evidenziarne la bellezza, ma mette in risalto anche le sue spiccate doti comunicative, la spigliatezza nel tenere un discorso in pubblico e la chiarezza nell’esprimere i punti salienti del suo programma elettorale.
Una linea sicuramente alternativa e progressista, quella di Ancilla Van de Leest, che vuole soverchiare le classiche distinzioni di destra e sinistra, partendo da riforme in ambito tecnologico e informatico, per promuovere una maggiore consapevolezza nell’uso di questi strumenti, migliorando il rispetto della privacy e la protezione dei dati personali; paladina della libertà e della libera scelta, se la prende con il potere delle grandi aziende che vendono le informazioni personali come fossero caramelle.
E a fermarla non sono riuscite neanche le minacce di morte ricevute in questi mesi di campagna elettorale: se riuscisse a varcare la soglia della Tweede Kamer, questa sarebbe senza dubbio la “rivincita delle bionde”.