Gli assessori alla cultura di tre importanti città del Randstad, Touria Meliani (Amsterdam) Anke Klein (Utrecht) e Sai Kasmi (Rotterdam) lanciano un appello al governo: “non lasciate che la vita notturna muoia in silenzio”, scrivono in un pezzo d’opinione sul Volkskrant.
“Lo sviluppo dei talenti nel settore della vita notturna è a un punto morto e molti stanno cambiando settore. Il capitale creativo e il talento si stanno perdendo”, avvertono gli assessori di Amsterdam, Rotterdam e Utrecht.
Nonostante parziali riaperture o prospettive per quasi tutti i settori, il clubbing versa ancora in una situazione precaria: da marzo i locali notturni sono chiusi e finchè non ci sarà un vaccino, sarà difficile che possano tornare a programmare come a prima della pandemia.
“Quello della vita notturna è un settore importante per l’economia olandese. Ad esempio, il valore delle esportazioni della sola dance industy supera i 150 milioni di euro l’anno. La vita notturna è di grande importanza per l’attrattiva dei nostri centri urbani e per molti una parte importante della loro vita. È un’infrastruttura costruita da inprenditori, artisti, performer e artisti, tecnici delle luci, agenzie, scenografi e designer, programmatori e grafici. Ogni olandese può godersela: si creano luoghi sicuri per i giovani, si trova l’amore, si scoprono sbocchi lavorativi, si stringono collaborazioni e si esplorano nuove forme d’arte. Di notte troverai subculture che non hanno posto durante il giorno.
All’inizio di settembre, la vita notturna si è riunita a Museumplein ad Amsterdam. Il messaggio: sono in gioco il nostro lavoro, la passione, la rete e il futuro. Non dureremo a lungo in questo modo. La conoscenza e l’esperienza sono perse, i talenti sono costretti a fare qualcos’altro e la prospettiva è ancora disastrosa”, scrivono gli assessori.
“Il settore notturno genera un’alta percentuale del proprio reddito autonomamente. Sono in gran parte istituzioni non sovvenzionate, il che le rende inammissibili per i pacchetti di aiuti per il settore culturale. Sono molti i freelance a lavorare nella vita notturna: dj, artisti, tecnici e programmatori. Possono utilizzare il Tozo solo parzialmente e non hanno più entrate.”
“Lo sviluppo dei talenti si è interrotto, molti stanno pensando di cambiare settore: ciò significa che si perde molto capitale creativo e molti talenti”.
Si sa ora di più sul secondo pacchetto di sostegno al settore culturale da parte del governo: un bel pacchetto che manterrà a galla, per il momento, una parte importante del settore culturale. In questo piano è stato incorporato un nostro desiderio: una parte, 150 milioni di euro per tutti i comuni, è stata riservata ai comuni da utilizzare come ritengono. Non è ancora chiaro come esattamente le risorse possano essere suddivise, ma vogliamo anche guardare con enfasi al sostegno alla vita notturna.”
“Amsterdam e Rotterdam stanno sviluppando un progetto per la vita notturna, che tenga conto delle conseguenze del Covid. Anche Utrecht sta indagando su questa possibilità. Con una “visione notturna” vogliamo inquadrare la posizione della cultura notturna nelle città e darle un ruolo più prominente nella politica municipale.”
“Stiamo ora pensando insieme al settore a ciò che si spera sarà possibile far in futuro. Ad esempio, sulle possibilità di luoghi grandi e sicuri (all’aperto) per la programmazione notturna. In modo che, quando arriverà un allentamento, sarà pronto un piano su cui possiamo metterci al lavoro rapidamente e così il settore potrà ripartire il prima possibile”, scrivono ancora gli assessori.
Gli amministratori chiedono da Amsterdam, Rotterdam e Utrecht una maggiore attenzione, riconoscimento e apprezzamento del potere della notte da parte del governo centrale.
È molto importante che al settore vengano offerte più prospettiva e supporto, altrimenti si teme una perdita irreparabile della cultura notturna. “Si prevede che i club saranno in grado di aprire solo quando ci sarà un vaccino, quindi un pacchetto di supporto su misura per la notte è un logico passo successivo”
“L’economia, la cultura e l’interazione sociale non si fermano a mezzanotte, per molti inizia solo allora.”