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Una statua di un atleta che fa il saluto romano è stata rimossa dal suo piedistallo all’ingresso dell’Olympisch Stadion di Amsterdam. Anche se il saluto non è legato direttamente al nazismo – la statua, infatti, sarebbe stata posta lì nel 1928 – secondo un’indagine storica svolta dalla fondazione che gestisce lo stadio, non sarebbe comunque chiara la narrazione che ne è all’origine. E per questa ragione, non è escluso ci fossero riferimenti culturali al fascismo, scrive il Trouw.
La spiegazione che il gesto fosse un antico saluto romano, come raffigurato nelle storie di Asterix e Obelix, non ha convinto i ricercatori e nonostante il comune avesse aggiunto una targa esplicativa, è stato scelto di rimuoverla. “Quel saluto romano è un mito”, ha detto al giornale la direttrice Ellen van Haaren. La storia del saluto romano deriva probabilmente dal famoso dipinto del 1784 Il giuramento degli Orazi dell’artista francese Jacque-Louis David. Il dipinto mostra un gruppo immaginario di soldati romani, che giurano fedeltà con le braccia sollevate.
Inoltre, il barone de Coubertin, fondatore dei Giochi Olimpici moderni, ha introdotto il saluto romano nel 1924 ai Giochi di Parigi – contemporaneamente all’ascesa del fascismo in Italia- e la statua ne è stata influenzata, è la conclusione dell’inchiesta.
Anche se lo scultore, probabilmente, si riferiva al saluto sportivo, il fatto che tale saluto fosse un richiamo al fascismo è stato considerato sufficiente per voler rimuovere la statua.
La statua, che ha reso ufficialmente omaggio al barone Tuyll van Serooskerken, l’uomo che ha portato i Giochi Olimpici ad Amsterdam, è stata quindi rimossa dal suo posto all’ingresso dello stadio e collocata all’interno dello stadio.