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Amsterdam, rifugiati cacciati da barca-ostello: il proprietario vuole solo ucraini

Tutti i rifugiati ucraini alloggiati su una delle due imbarcazioni al largo dell’isola di Giava sono stati sfrattati dopo che il comune ha rifiutato di accettare le condizioni imposte dal proprietario: solo donne, bambini e gente di etnica ucraina, dice AT5.

In totale, il proprietario -al quale il comune pagava un affitto- ha messo in mezzo alla strada 80 rifugiati. Questa mattina i profughi hanno dovuto improvvisamente fare le valigie e lasciare l[imbarcazione, dice AT5, dove il gruppo era ospitato  da metà marzo.

Il comune non può e non vuole ottemperare alle richieste del proprietario dell’imbarcazione. Per tale motivo la collaborazione con il titolare si è conclusa con effetto immediato. “I rifugiati che sono stati ricevuti sulla barca saranno alloggiati altrove in città”, ha detto un portavoce dell’amministrazione.

Le imbarcazioni-ostello su Java Eiland erano due, l’altra barca è di proprietà di Peter Versluis della compagnia di navigazione VeKa, e nessuno è stato mandato via da lì. Alcuni rifugiati potranno spostarsi da una barca all’altra mentre il resto sarà raccolto in varie altre località della città.

La sindaca Femke Halsema ha risposto ad un’interrogazione scritta : “Questo è inaccettabile e in violazione dell’articolo 1 della costituzione. L’etnia o il genere non determinano la possibilita’ o meno di essere accolti”, dice la sindaca.

 

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