AMSTERDAM Proteste per la proposta di gemellaggio con Tel Aviv. Il sindaco: “Allora ci gemelliamo anche con Ramallah”

Gemellaggio con Tel Aviv, ma anche, in extremis, con Ramallah.  Fallito il primo tentativo nel 2014, quando le bombe israeliane su Gaza avevano sospeso il piano, il sindaco di Amsterdam Eberhard van der Laan torna ora alla carica. E lo fa tentando un colpo al cerchio ed uno alla botte: viste le proteste per Tel Aviv, allora ci gemelliamo anche con Ramallah. E il ragionamento che il sindaco fa al quotidiano Metro, è puramente economico: la prima è una startup city, l’altra è una città multietnica con molti esperti di IT. 

La sua doppia proposta di gemellaggio, infatti, arriva in consiglio comunale, scatenando però forti polemiche tra i partiti e le organizzazioni cittadine. A guidarle Rutger Groot Wassink, capogruppo dei Groenlinks, che si è scagliato contro il piano, definendola “assurdo” e non in linea con l’immagine di Amsterdam come città dei diritti, messa ancora più in crisi da questa nuova uscita di Van der Laan. Più sfumata, invece, la posizione del Partito Socialista (PS) e del D66, partners di governo in città, che Wassink ha invitato a rimanere coerenti alla linea adottata a livello nazionale.  Intanto la società civile prepara la protesta sul web e per le strade: il DocP (Diensten Onderzoek Centrum Palestina), insieme a altre organizzazioni filo palestinesi, ha lanciato per giovedì 18 una manifestazione contro la firma del gemellaggio tra Amsterdam e Tel Aviv di fronte al municipio di Amsterdam. Per loro, lo sbrigativo annuncio del gemellaggio con Ramallah, non cambierebbe nulla: il problema, secondo loro, rimane e questo problema è Israele.

SHARE

Altri articoli