Pic credit: screenshot Politiebureau Burgwallen
Una telecamera e un giornalista seguono passo-per passo gli agenti di polizia in irruzioni in appartamento, arresti in strada e a bordo delle volanti mentre i sospetti ammanettati parlano (o gridano). E’ tutto vero, senza finzione, ma secondo il D66 la presenza della troupe e del giornalista Ewout Genemans metterebbe una tensione eccessiva sull’operato degli agenti ma soprattutto sui sospetti.
La consigliera Marijn Bosman ha posto 21 domande alla giunta a proposito del programma tv Politiebureau Burgwallen. “E’ auspicabile che le persone che entrano in contatto con la polizia e che spesso possono essere molto vulnerabili in quel momento, si trovino di fronte a una telecamera per un programma trasmesso dalla televisione nazionale?”, chiede la Bosman alla giunta. Tra le altre domande, la consigliera si chiede se mostrare gli agenti in volto non li abbia messi in pericolo oppure se situazioni tese non siano state intensificate dalla presenza della telecamera.
La polizia ha partecipato al programma per dare un’immagine “umana” dell’attività degli agenti.