di Chiara Canale
cover pic: Chiara Canale
Extinction Rebellion (XR) ha organizzato una serie di eventi nelle città olandesi per protestare contro il Black Friday. Il messaggio? Ribellarsi e rifiutare i beni superflui, ridurre i consumi, riutilizzare i propri oggetti e capi di abbigliamento.
Ad Amsterdam, le proteste si sono svolte in diverse modalità: su piazza Spui, ad esempio, sotto la protezione della statua di Het Lieverdje, si è riunito intorno alle 16 un gruppo di persone con gomitoli colorati, ago e filo. “È un laboratorio, chi vuole può unirsi e imparare come riparare i propri vestiti. Se qualcuno ha degli oggetti che non usa più può rivenderli”, spiega Sophia, attivista di XR. In altri momenti della giornata si sono svolti flash mob, volantinaggio, teatro di strada.
Durante il Black Friday tantissimi negozi, online e non, fanno promozioni invitando i consumatori a comprare articoli a prezzi stracciati. “Kalverstraat (la via dello shopping di Amsterdam, ndr) era piena di gente. C’erano gli agenti a multare e a tenere le persone distanziate fuori dai negozi”, dice George, un altro attivista.
Le promozioni del Black Friday incentivano l’acquisto di beni superflui, e per questo hanno un impatto enormemente negativo sul pianeta. La produzione di massa di beni di consumo e di abbigliamento provoca emissioni di CO2, implica l’utilizzo di grosse quantità di acqua per la coltivazione del cotone e lo sfruttamento di lavoratori. “Se smettiamo di produrre vestiti ora, ne avremo abbastanza per vent’anni”, si legge sulla pagina dell’evento dell’organizzazione.