Prof.lumacorno, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Domenica pomeriggio, circa 2000 manifestanti si sono unite e uniti alla Women March di Amsterdam, dice il Parool. Il corteo ha avuto luogo da Piazza Dam a Museumplein con una folta rappresentanza di gruppi e collettivi: donne, sans papiers, sex workers, ragazze madri, LGBTIQ, gruppu anti razzisti.
In realtà, uno dei cartelli di protesta fornisce la sintesi migliore: “Odia il patriarcato”. Chiunque si senta escluso da una forma di società in cui gli uomini giocano un ruolo dominante era il benvenuto in piazza Dam domenica pomeriggio, commenta il Parool.
Dai diritti delle donne olandesi, a quelli delle donne afgane, lo spettro di rivendicazioni è ampio e spesso diverso, dice il portale, ma quello che accomuna è la rivendicazione di diritti contro il sistema “patriarcale”. Spazio anche per le persone transgender: le liste di attesa da 2 a 3 anni devono essere più brevi e l’accesso alle cure ormonali deve essere più facile, chiedono queer e persone non binarie che intendono effettuare la transizione.
Ma questi gruppi vivono spesso dei dissidi tra di loro e uno dei tentativi della galassia dei gruppi femministi e per i diritti di genere non binario rimane quello di avvicinare le lotte.