Funzionari del comune di Amsterdam hanno chiuso 8 saloni di massaggi cinesi o thai per la violazione sulla normativa che regolamenta la prostituzione. Nei luoghi ispezionati, gli investigatori hanno trovato oggettistica per adulti ed altri indizi che hanno fatto concludere come l’attività terapeutica, almeno quella tradizionale, fosse solo una parziale copertura per l'”happy ending”. Come riportato dal quotidiano Het Parool, secondo i rapporti di servizio, sarebbero stati 22 i luoghi visitati e per almeno 3 di questi, pur in assenza di prove, il sospetto di attività non consentite rimane. Per le autoritá, la vigilanza su questi centri, rimane un problema di non facile soluzione, perché in gran parte dei luoghi si praticano effettivamente solo massaggi “tradizionali” e a parte situzioni piuttosto evidenti, dove le prestazioni venivano pubblicizzate su internet oppure da personale femminile in abiti “succinti”, per il resto le indagini non hanno prodotto grandi risultati. Il comune, allora, corre ai ripari con i “mistery guest”, funzionari in borghese che andranno a prenotare trattamenti in luoghi tenuti sotto controllo, per verificare cosa effettivamente accada nelle sale massaggi. L’impiego di ispettori in borghese, riguarderà anche altri business a ‘rischio’ quali agenzie di escort, imbarcazioni per eventi privati e taxi. Certamente per garantire sicurezza e salute pubblica ma soprattutto per evitare concorrenza sleale a bordelli e vetrine (che pagano le tasse).