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Amsterdam, arriva il primo carico di monnezza da Roma

Dopo un bel po’ di trambusto, domenica scorsa è arrivato ad Amsterdam il primo treno con la spazzatura romana. L’Amsterdamse Afval Energie Bedrijf  ha concluso un accordo con Roma per aiutarla a risolvere i problemi con l’immondizia in eccesso.

Roma non può trattare i rifiuti da sola: ci sarà un inceneritore privato al più presto nel 2026, afferma la corrispondente Heleen d’Haens. “Fino ad allora, la città deve smaltire oltre confine”, le 1800 tonnellate di spazzatura romana a settimana.

Diversi membri del parlamento sono furiosi per il fatto che i Paesi Bassi stiano “risolvendo” il problema italiano: “Un treno pieno di scatole per pizza e lattine di pomodoro sui nostri binari già troppo trafficati solleva le domande necessarie”, afferma Erik Haverkort, deputato VVD.

La scelta è ricaduta sugli inceneritori di AEB, che generano energia anche durante la combustione, destinata al riscaldamento di case, industrie e serre. Amsterdam West e Noord, ad esempio, dipendono da questo calore derivante dall’incenerimento dei rifiuti. 

L’importazione di rifiuti domestici non è unica: i dodici trasformatori di rifiuti olandesi importano rifiuti dall’estero da più di dieci anni. Insieme alla Svezia, i Paesi Bassi sono persino leader europei per quanto riguarda l’importazione di rifiuti domestici di altri paesi soprattutto da UK, Irlanda, Belgio e quindi dall’Italia.

Nonostante le critiche, l’AEB di Amsterdam ha ancora un contratto biennale con Roma: l’azienda riceve 360.000 a settimana per bruciare i rifiuti romani.

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