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Sanatoria per i bambini rifugiati, i ministri prendono tempo

I ministri hanno deciso di non ammorbidire le leggi che consentirebbero una sanatoria per i bambini rifugiati. La scelta va contro una maggioranza parlamentare, che la scorsa settimana aveva sostenuto questo cambiamento.

Klaas Dijkhoff, sottosegretario alla giustizia, ha spiegato in una lettera al Parlamento, che si ritiene più opportuno attendere la formazione di un nuovo gabinetto di governo. Secondo molti deputati è invece necessario cambiare queste regole, in quanto al momento le stesse vengono applicate con eccessiva rigidità.

I minorenni rifugiati possono accedere alla sanatoria se hanno vissuto per più di cinque anni in Olanda e se sono stati sotto la supervisione di un’organizzazione ufficiale.

Secondo quanto dichiarato dal Consiglio di Stato nel 2015, centinaia di bambini rischiano il rimpatrio forzato perché non possono certificare di essere stati sotto supervisione. Avere rapporti con il consiglio locale e andare a scuola non sono, infatti, considerati elementi sufficienti per ottenere l’amnistia, perché queste strutture non sono legalmente inquadrate all’interno dalla politica d’immigrazione.

Il VVD e il partito Laburista hanno appoggiato la richiesta in quando parte dell’accordo di coalizione, ma in passato sono stati criticati da organizzazioni come Defence for Children e dall’associazione per i diritti dei bambini Unicef.

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