L’Olanda ha assegnato 3.2 milioni di euro d’incentivi al proprietario di un pala eolica illegale vicino a Schagen, nella provincia del Noord-Holland. Secondo il quotidiano Volkskrant, un gruppo di cittadini avrebbe scoperto l’incauto finanziamento attraverso il freedom of information act (Wob).
Il proprietario della pala, stando i documenti, avrebbe infatti istallato una turbina di dimensioni maggiori rispetto a quelle consentite, piazzandola in una zona diversa rispetto a quella menzionata nella licenza. E il governo, pur sapendo (assieme al consiglio municipale Schagen) delle modifiche illegali, avrebbe mantenuto per otto anni il sussidio.
Un portavoce governativo ha specificato che i finanziamenti non sono stati ritirati perché riguardanti la fornitura di energia elettrica e non la licenza della pala eolica. Ma il problema delle zone vicine alle centrali, in un paese relativamente piccolo e densamente popolato come l’Olanda, è forse di più ampio respiro.
Persiste infatti il diverbio tra chi difende, per una ragione o per l’altra, le fonti di energia rinnovabile e chi invece lamenta una distruzione paesaggistica delle campagne e picchi d’inquinamento acustico. Non ha quindi aiutato sapere che per anni lo stato ha finanziato una struttura illegale, di cui anche il Consiglio di Stato aveva ordinato la demolizione.