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Ambiente, divieto di pesca nelle chiuse di Haringvliet?

Source: Pixabay

Le organizzazioni internazionali per l’ambiente stanno sollecitando il governo olandese affinché proibisca la pesca nelle chiuse di Haringvliet. ‘I pesci che migrano devono essere protetti e raggiungere un luogo sicuro per deporre le uova,’ hanno dichiarato giovedì ad Amsterdam durante l’incontro per la protezione del Reno. Il numero di salmoni, anguille e storioni è in continuo calo. Questo fenomeno è stato in parte causato dalle chiuse di Haringvliet, costruite nel 1971 per difendere le coste, che hanno bloccato il flusso migratorio dei pesci dal mare verso il fiume.

Gli olandesi temevano che l’acqua salata avrebbe rovinato l’agricoltura quindi, dopo anni di dispute, nel 2019 si è arrivati ad un accordo: aprire e chiudere in alternanza i canali artificiali per permettere ai pesce di entrare. Tuttavia, molti pesci sono finiti nelle reti a strascico e nelle trappole, affermano le organizzazioni internazionali. ‘Il governo olandese ha investito 70 milioni di euro per aprire le chiuse di Haringvliet, ma è necessario avere delle zone con divieto di pesca in entrambi i lati della diga. Ancora non è stato preso nessun provvedimento,’ ha affermato il portavoce del WWF Bas Roels.

Il divieto di pesca riguarda direttamente anche altri Paesi. Germania e Svizzera hanno investito in progetti per la salvaguardia dei salmoni o altre specie a rischio, inoltre vogliono rimuovere le barriere per il passaggio sicuro dei pesci. Se nelle chiuse di Haringvliet non vige nessun divieto di pesca, tutti i loro sforzi saranno vani, affermano le organizzazioni. Lo scorso novembre le organizzazioni hanno presentato al Ministro olandese per l’Agricoltura, Carola Schouten, una petizione per l’immediato divieto di pesca ma senza nessun risultato.  

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