L’assalto di domenica scorsa ad una coppia gay di Arnhem, aggredita mentre passeggiava mano nella mano all’alba di domenica 2 aprile per le strade della città, ha provocato un coro indignato di reazioni.
Unanime la condanna dalla politica: da Mark Rutte al leader del Groenlinks, Jesse Klaver, tutti chiedono uno stop alla violenza omofoba.
In risposta all’hashtag #allemannenhandinhand lanciato dalla giornalista Barbara Barend, dove si chiedeva agli utenti di Twitter un cinguettio ed una foto mano nella mano a sostegno della coppia aggredita, il leader D66 Alexander Pechtold e il deputato Wouter Koolmees sono arrivati mano nella mano ai negoziati sulla formazione di un nuovo governo olandese.
Wij doen mee! Stop geweld tegen homo’s. #allemannenhandinhand @barbarabarend pic.twitter.com/zsLY7Z0SqM
— Alexander Pechtold (@APechtold) April 3, 2017
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L’organizzazione per i diritti LGBT, COC ha scritto in una lettera al ministro Edith Schippers chiedendo che il prossimo governo prenda posizione in maniera netta contro l’omofobia. L’associazione chiede un inasprimento delle pene e maggiore educazione nelle scuole.
La polizia, nel frattempo, ha fermato sei giovani in relazione ai fatti di domenica: 5 di loro sono minorenni, tra i 14 e i 16 anni, il sesto ha 20 anni. Le accuse sono di aggressione e violenza con l’aggravante dell’omofobia