di Francesca Spanò
Ancora oggi e durante i prossimi due giorni, l’Olanda celebra il Sud Africa con Afrovibes. Dal 7 ottobre e, appunto, fino al 17, il festival ha coinvolto e coinvolgerà nell’ordine Amsterdam, Utrecht e Rotterdam, per approdare infine a Den Haag.
Dieci giorni, quelli in cui si sta dispiegando l’evento, dedicati alla cultura sud-africana in senso lato: un mix multidisciplinare di musica, danza, poesia, design e teatro per questa dodicesima edizione, che vede, come ogni anno, pionieri e nuovi talenti africani approdare nei Paesi Bassi.

Il tema prescelto per il 2015 è il viaggio nel tempo. Passato e presente, origini e tradizioni, si mischiano per creare un futuro vibrante attraverso la condivisione di storie e saperi e per rispondere ad alcuni quesiti: chi siamo? Da dove veniamo? E, soprattutto, quali ambizioni abbiamo per il futuro?
Muoversi nel tempo, poi, presuppone muoversi nello spazio. Siamo davvero, tutti, liberi di andare dove vogliamo? Afrovibes lancia una provocazione e si inserisce all’interno della controversia sulla migrazione: la paura dell’altro e l’accoglienza diventano uno dei temi centrali del programma. Dibattiti e lezioni frontali si uniscono, infatti, alle esposizioni e alle esibizioni, che hanno visto coinvolti, tra gli altri, Gerson Main, Warheads, DeWolff, il rapper sud africano Hemelbesem e l’ospite d’eccezione Quinsy Gario.