Il primo ministro Mark Rutte ha rifiutato di rispondere alle domande del parlamento su un accordo fiscale tra Shell e l’autorità fiscale, facendo letteralmente infuriare i deputati.
Secondo un’inchiesta del quotidiano Trouw, il tesoro olandese ha perso 7 miliardi di euro a causa di un accordo fiscale del governo con Shell e la stessa società, sarebbe considerata come una delle più interessate all’abolizione della tassa sui dividendi, misura messa in cantiere dal governo.
La leader SP Lilian Marijnissen ha chiesto a Rutte di presentarsi alla Tweede Kamer per riferire, dice RTL I parlamentari volevano capire meglio se il governo fosse a conoscenza dell’accordo e se il premier fosse favorevole a chiedere a Shell la restituzione del dovuto.
Il governo ha inizialmente glissato, mandando il sottosegretario alle finanze Menno Snel ma l’opposizione furiosa, ha chiesto che al dibattito fosse presente il premier in persona. Rutte è quindi giunto alla Tweede Kamer e ha liquidato in breve le domande del parlamento: la legge non mi consente di trattare affari riservati di questo tipo in pubblico.
Nonostante le insistenze dell’opposizione, Rutte è stato inamovibile: di questi affari non posso parlare. L’unica “concessione” al parlamento, sarà un’informativa in via confidenziale.
