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Accordo Indonesia-Olanda: si a tutela dei relitti della WWII sui fondali del Mar di Giava. La minaccia sono trafficanti a caccia di bronzo e oggetti storici

I Paesi Bassi e l’Indonesia faranno fronte comune per proteggere alcuni relitti olandesi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale saccheggiati sul fondo del mare.

Il Ministro degli Affari Esteri Stef Blok ha concordato con la controparte indonesiana per formare entro l’anno una squadra di recupero e protezione dei vascelli.

I tre relitti, sul fondo del Mare di Giava, erano stati depredati lo scorso anno probabilmente da trafficanti di vascelli.

Almeno altre 110 navi olandesi affondate durante la Campagna del Pacifico giacciono ancora sui fondali indonesiani. Durante una visita a Giacarta, Blok ha rimarcato come anche l’Indonesia consideri di grande valore storico e culturale i relitti olandesi.

 

I luoghi in cui sono stati rinvenuti i tre vascelli, la SNLMS De Ruyter, Java e Kortenaer, saranno contrassegnati come siti commemorativi. Le navi furono affondate dalla flotta giapponese nel 1942. In quell’occasione morirono circa 1.100 marinai.

Già a marzo, il Regno Unito era entrato in colloqui con il governo di Giacarta sulla questione dei battelli trafugati; negli ultimi 3 anni sarebbero ben 40 i relitti sui fondali rubati da trafficanti. Per il diritto internazionale, si tratta di patrimonio dell’umanità sotto tutela dello stato dove giàcciono i relitti.

Tanto l’Inghilterra quanto l’Olanda sono inoltre alla ricerca di resti mortali dell’equipaggio annegato durante la guerra con il Giappone. Il mar di Giava, infatti, sarebbe la tomba di migliaia di marinai e soldati dei due Paesi deceduti durante il conflitto.

 

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