Adriano Amalfi from Rome ma pure Orta di Atella (CE), Italy, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Le emissioni di CO2 nei Paesi Bassi stanno aumentando ora che i rifiuti domestici italiani vengono presi in carico dagli inceneritori olandesi, dice uno studio di ABN Amro. Parte di queste emissioni può essere evitata se la plastica viene rimossa da quei rifiuti ma al momento non sarebbe possibile, dice lo studio.
Da questo mese un treno settimanale con 900 tonnellate di rifiuti domestici viaggerà da Roma agli inceneritori dell’AEB di Amsterdam: rifiuti che altrimenti verrebbero scaricati nelle discariche intorno a Roma sono ora utilizzati come materia prima per la produzione di energia per le aziende e le famiglie di Amsterdam, spiega AD.
Questo peggiora, tuttavia, la qualità dell’ambiente. Lo scarico dei rifiuti produce molto metano, un forte gas serra e la combustione libera CO2 meno dannosa rispetto alle emissioni da discarica. Il guadagno ambientale finisce solo per gli italiani, che vengono liberati dai loro rifiuti che producono metano, dice AD, Amsterdam, invece, è preoccupata per le emissioni dei rifiuti inceneriti. Questo provoca CO2 e azoto nell’aria qui.
“Guardiamo ai benefici ambientali a livello internazionale”, ha affermato un portavoce dell’AEB, secondo il quale l’operazione rimane all’interno degli standard per le emissioni di CO2. L’importazione dei rifiuti è necessaria. “Questo ci consente di gestire l’impianto nel modo più efficiente possibile”. Inoltre, la combustione nell’AEB è solo temporanea: Roma vuole costruire un proprio impianto per bruciare i rifiuti e AEB sottolinea che i la spazzatura italiana non comporta più emissioni di CO2. La quantità totale di rifiuti inceneriti non è in aumento, secondo l’azienda.
“I rifiuti italiani contengono in media il 13% di rifiuti di plastica”, afferma David Bolscher di ABN Amro ad AD. “Quella plastica rappresenta più della metà delle emissioni di CO2 dall’incenerimento dei rifiuti”. Tuttavia, AEB non può rimuovere la plastica e l’impianto di separazione è già in funzione a pieno regime. “E in Italia non hanno un impianto di separazione per i rifiuti di plastica”, dice Bolscher. Ma secondo l’analista, tale installazione può essere configurata abbastanza rapidamente. Il problema, tuttavia, è che riciclare la plastica non è redditizio: la plastica riciclata è molto più costosa della plastica vergine.