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Abitare, troppi “benestanti” nelle case sociali

Sarebbero ancora molti gli affittuari che usufruiscono di case sociali pur avendo redditi di molto superiori alla soglia massima per beneficiare dell’affitto calmierato.

Secondo un rapporto di Aedes (la lobby delle woningcorporaties), infatti, nel 2015 sono ancora 547 000 le proprietà nella quali risiedono persone che guadagnano più di 34,911€ annui, decisamente troppo rispetto alla soglia consentita per legge; e un valore quasi inalterato rispetto a quello registrato nel 2012.

Il governo, insomma, non starebbe lavorando in maniera efficace per ridurre gli illeciti dato che, sempre secondo Aedes, il 32% di persone che vivono in case sociali dovrebbe passare al settore libero, dove gli affitti sono superiori a 710 euro mensili. L’aumento dell’affitto sociale per chi ha reddito alto, infatti, ha costretto meno del 3% di affittuari al passaggio verso il mercato non controllato.

In problema, dicono dalla lobby, ha radici anche nella mancanza di una “zona mediana” tra case sociali e non. Secondo le woningcorporaties, infatti, i prezzi non sarebbero sufficientemente moderati nel passaggio tra settore calmierato e mercato libero. Con picchi che sfiorano cifre da capogiro nell’area più urbanizzata d’Olanda, dove in città come Amsterdam si fatica a trovare sistemazioni sotto i 900/1000€.

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