di Carlotta Casamassima
Chiusura delle aziende oppure libri in tribunale; sono migliaia i makelaar “in fuga” dopo la clamorosa sentenza della Corte Suprema olandese che ha stabilito, il mese scorso, l’illegittimità delle commissioni percepite dalle agenzie immobiliari. Il noto “mese di commissione” sarebbe infatti un abuso e la pioggia di richieste di risarcimento che rischia di abbattersi sulle agenzie mette a rischio la sopravvivenza di molte. Nel lucroso mercato immobiliare di Amsterdam, infatti, il conto salato da pagare agli intermediari è diventato un pedaggio inevitabile per chi avesse deciso di affittare un’abitazione nella capitale.
Secondo la Corte, l'”agency fee” non sarebbe dovuto perchè già corrisposto dal proprietario di casa. Ma non basta, ad aver tolto il sonno agli agenti immobiliari è il disposto della sentenza: chiunque abbia pagato la commissione negli ultimi 5 anni ha diritto a chiederne il rimborso. Tradotto in cifre, gli inquilini potranno chiedere indietro una somma complessiva che si aggirerebbe, secondo esperti consultati dal quotidiano Parool, ad oltre 200milioni di euro. Un vero e proprio salasso per intermediatori che hanno approfittato ampiamente della caccia all’affitto nel periodo della recessione ma che ultimamente, avevano visto i lauti profitti contrarsi a causa della ripresa delle vendite. Alcune note agenzie, quali Perfect Housing e Domica, hanno cercato di sfuggire alle richieste di rimborsi, chiudendo e poi riaprendo con una diversa ragione sociale. Il tribunale ha chiarito che i fee sono legali solo quando l’inquilino conferisce all’agenzia un mandato per la ricerca dell’appartamento. Per quanto riguarda le proprietà pubblicizzate online o sulle vetrine delle agenzie, la commissione è un abuso.
“Le agenzie che hanno illegittimamente guadagnato per anni in questo modo, dovranno rimborsare i clienti che presenteranno una valida richiesta”, ha detto Theo Gardenbroek, avvocato esperto in materie immobiliari.
Il gruppo di ricerca Periscope ha stimato che nel 2013 le agenzie immobiliari olandesi hanno guadagnato circa 37 milioni di euro con questo approccio, poi lo stop del consiglio dell’ACM, l’Autorità dei Consumatori e del Mercato olandese, nel 2014.
Viene in aiuto alle ‘vittime’ LVDO, uno studio legale fondato ad Amsterdam con il preciso scopo di aiutare affittuari a reclamare commissioni indebitamente pagate. “Circa un quinto delle agenzie che hanno perseguito per rimborsi non esiste più”, ha riferito Diederick van der Wijk, fondatore dello studio legale, a +31mag.nl. “E’ molto difficile rintracciare chi si disiscrive dalla Camera di Commercio, ma è comunque possibile portare avanti un processo di riscossione”. Aggiunge, inoltre, che “se la costituzione legale dell’agenzia è cambiata (per esempio mutando in esercizio privato) o, se sono trascorsi più di 5 anni, la richiesta di rimborso non può essere perpetrata”.
“Il 66% dei nostri clienti sono ‘expats’; i non olandesi conoscono poco i loro diritti di affittuari nei Paesi Bassi e sono pronti a scendere a compromessi pur di ottenere rapidamente un’abitazione”, continua van der Wijk. L’unica soluzione affinchè questo fenomeno non si verifichi più, è di “aumentare la consapevolezza di chi cerca una casa”, visto che in questi anni, “la consapevolezza di quello che succede è stata molto bassa” e agenzie immobiliari disoneste ne approfittano continuamente.