Aan de Zaan, “ponte culturale” tra le periferiche Zaanstad e Amsterdam Noord

di Carlotta Casamassima

Ad Amsterdam si sa, i progetti creativi non finiscono mai. Aan de Zaan è uno di questi: un’iniziativa dei comuni di Zaanstad e Amsterdam Noord che cerca di unire le due province con una serie di open days e visite ai maggiori centri culturali e di agricoltura sostenibile locali.

Lo scorso weekend 31Mag ha girato in bicicletta assieme ai direttori del progetto e ai tanti partecipanti, tra cui amministratori, imprenditori e costruttori, o semplicemente cittadini entusiasti, che si erano dati appuntamento al municipio di Zaandam.

È così partita la scoperta dell’area ai bordi della capitale e, in cinque ore di pedalate, sono state toccate diverse tappe nel bel mezzo della campagna olandese. La prima proprio il centro culturale De Fabriek, dove Duco Stuurman, uno degli iniziatori del progetto, e Pieter Grandiek, proprietario del locale, hanno brevemente introdotto il programma.

Di qui al Richting De Poelenburcht per incontrare, tra altre iniziative, la In Limbo Embassy, un progetto partito da due ragazzi, Manon e Tibor, che si occupa di fornire “consulenze ambulanti” a richiedenti asilo, e Urban Campsite, che unisce campeggio e arte in molteplici locations di Amsterdam. “Di solito, pero’, lo scopo del De Poelenburcht” specifica a 31Mag David Kooi, manager della struttura, “è di fare da intermediario tra Gemeente e cittadini”.

IMG_0955

Tappa fondamentale anche NoordOogst, fattoria urbana sostenibile sorta due anni fa appena fuori Amsterdam Noord, dove si è parlato di vita cittadina e agricoltura sostenibile. E infine, il centro teatrale Zonnehuis, sempre a Noord, dove gli organizzatori hanno esposto i progetti futuri tra i due Comuni, spiegando come hanno pensato di creare aggregazione sociale nelle zone più periferiche.

Per i tira tardi, la giornata si è però conclusa sulle note jazz del sassofonista van der Hamil, nella suggestiva Concertgemaal.

SHARE

Altri articoli