Theun, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Chi ha la sfortuna di svegliarsi e uscire presto nei weekend olandesi, non può non averli notati: si muovono in gruppo oppure appolaiati sui portapacchi delle bici dei genitori. Non importa che siano ragazzi o ragazze, la divisa è sempre la stessa. Calzettoni fino al ginocchio, parastinchi e scarpini. La differenza la fa la mazza di legno ricurvo che fa capolino da zaini e borse. Alcuni giocano con un pallone da calcio, altri preferiscono rincorrere una pallina su un prato.
L’amore degli olandesi per lo sport non è cosa nuova: 4.5 milioni e mezzo di adulti sono iscritti in uno dei 35.000 club sportivi sparpagliati un po’ dovunque. 2/3 di chi ha meno di 15 anni fa sport almeno una volta a settimana.
Nella storia delle olimpiadi moderne – dal 1896 al 2016 – i Paesi Bassi si collocano al 15° posto con 285 medaglie vinte. 130 sono le medaglie vinte durante le edizioni invernali.
Sebbene il calcio sia di gran lunga lo sport più diffuso, seguito dall’hockey su prato e la pallavolo, ecco cinque sport bizzarri e curiosi poco conosciuti da provare almeno una volta:
Fierljeppen
Sport tradizionale della Frisia, il fierljeppen, che significa “saltare lontano”, richiede una lunga asta e un corso d’acqua, grande forza e coordinazione. L’asta misura da 3 a 5 metri e alla base ha una piastra rotonda e piatta per impedire che sprofondi nel fondo fangoso del fiume o del canale. Il salto comincia con una breve, intensa rincorsa verso l’asta (“polsstok“), poi si salta afferrando il lungo bastone, quindi ci si arrampica fino alla punta, cercando allo stesso tempo di controllarne il movimento in avanti e lateralmente, e si conclude con un atterraggio morbido al di là del canale.
Anche se ufficializzato solo nel 1957, la prima competizione di salto si è disputata nel 1771. L’attuale record senior è detenuto dal campionissimo Jaco de Groot di Woerden (Utrecht) che il 12 agosto 2017 ha saltato la bellezza di 22 metri e 21 centimetri.
Kaatsen
Altro sport frisone, è uno dei giochi con la palla più vecchi al mondo. Simile alla pallamano americana, utilizza un punteggio tennistico: la prima squadra – composta ognuna da tre giocatori – che si aggiudica sei games in due “cacce”, vince. Gli atleti devono colpire la palla a mano nuda o con un guanto, a seconda del ruolo in cui si gioca.
Nel 1854 a Franekeradeel fu disputato il primo torneo, chiamato con la sigla PC dalle iniziali delle parole “permanente commissie”, che tuttora è il torneo annuale più importante. Attualmente questo gioco è popolare nei Paesi Bassi e in Belgio. Al massimo livello il kaatsen è praticato da professionisti in appositi stadi e i loro incontri sono trasmessi da diverse emittenti televisive.
Klootschieten
Lo scopo è di lanciare la palla (o kloot) il più lontano possibile: si gioca due contro due oppure individualmente. Il klootschieten è uno sport ricco di leggende: se il nome viene dall’arma che scagliava pesanti palle a distanze ragguardevoli, nel 1659 il pastore Jacobus van Oudenhoven inserì il “kloot werpen” nella lista dei peccati da non commettere la domenica dopo la funzione. Nel tempo il Klootschieten si è creato una fama sinistra poiché si credeva praticato da balordi dediti alle scommesse e all’abuso di alcol. Giocato soprattutto in inverno, non pochi giocatori sono stati colpiti da polmonite. Bannato dalle autorità, lo sport ha continuato a diffondersi illegalmente: nel 1902 fu fondata da Hinrich Dunkhase la prima associazione frisone di Klootschieten. Diffuso anche nel nord della Germania, il Klootschieten non fu inserito nella lista degli sport ufficiali nazisti ma fu sempre promosso come attività tradizionale tedesca e frisone: durante i match era possibile parlare i dialetti locali, cosa vietata in qualsiasi altro sport ufficiale.
Oggi il record di lancio appartiene a Stefan Albarus che nel gennaio del 2006 ha scagliato il kloot a 106 metri e 20 centimetri.
Kolven
Il kolf è uno sport antichissimo. Compare in un famoso quadro di Avercamp e dal 1966 è giocato anche dalle donne.
In un campo largo 5 e lungo 17,5 metri, tre giocatori colpiscono a turno la palla con lo scopo di attraversare l’intero campo per tre volte battendo di rimbalzo il palo posto in una delle due estremità. L’ideale sarebbe riuscirci soltanto con tre colpi. Si gioca fumando un sigaro e bevendo gin. Oggi meno di mille persone su tutta la popolazione olandese si dedica ancora a questo strana attività. Strategie da biliardo e trucchi da vecchio golfista possono rivelarsi utili.
Korfbal
Ideato da Nico Broekhuyzen – un insegnante di Amsterdam nel 1902 – è detto lo sport delle “pari opportunità” perchè si gioca in squadre miste. Lontano parente del basket, lo scopo è fare canestro: si gioca in due tempi da 35 minuti all’aperto o 30 al coperto. Non si può palleggiare né rubare la palla se non intercettandone un passaggio. Il centro non è posto alla fine del campo e non è ammesso il contatto fisico. Ogni difensore può difendere solo attaccanti del suo stesso sesso: in caso contrario si procederà con una punizione.