Amnesty International ha fatto appello a FIFA e alla federazione calcistica olandese KNVB, esortando ad intraprendere “azioni urgenti e concrete” per migliorare la situazione dei lavoratori migranti, che costruiscono le infrastrutture della Coppa del Mondo in Qatar.
“Ora è il momento che il mondo del calcio parli chiaro”, ha detto Dagmar Oudshoorn, direttrice di Amnesty Nederland.
Le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar iniziano questa settimana.
Secondo The Guardian, più di 6.500 lavoratori migranti sono morti nella costruzione di infrastrutture per la Coppa del Mondo. Vari partiti politici, come ChristenUnie e D66, hanno chiesto alla KNVB di boicottare la Coppa del Mondo 2022, ma Amnesty International preferisce mettere sotto pressione il Qatar.
“La Coppa del Mondo non sarebbe possibile senza i lavoratori migranti, che costituiscono il 95% della forza lavoro”, ha detto Oudshoorn. “Stanno lavorando alla costruzione degli stadi e di altre strutture della Coppa del Mondo, alla costruzione di strade e della metropolitana, nell’industria dell’ospitalità e nella sicurezza”
“Questo torneo si basa sul duro lavoro di uomini e donne che hanno viaggiato per migliaia di chilometri per sostenere le loro famiglie”, ha aggiunto la direttrice. “Troppo spesso, il soggiorno di questi lavoratori in Qatar è caratterizzato da abusi e sfruttamento.”
Amnesty Nederland vuole che la KNVB usi la sua influenza con la FIFA ed il Qatar per attirare l’attenzione sulla “degradante situazione lavorativa e di vita dei migranti lavoratori“.
Il Qatar ha implementato una serie di importanti riforme nel suo diritto del lavoro. Ma secondo Amnesty, queste non sono sufficientemente applicate e fatte rispettare, lasciando migliaia di lavoratori vittime di sfruttamento.
L’organizzazione per i diritti umani spera che la KNVB e il resto del calcio mondiale possano spingere il Qatar a riformare completamente l’attuale sistema del lavoro.